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Veneto - Venezia
Ponte dei Sospiri
Il Ponte dei Sospiri è uno degli emblemi più suggestivi di Venezia, noto tanto per la sua architettura quanto per le storie che vi ruotano attorno. Collega il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove, attraversando il Rio di Palazzo con un elegante arco chiuso in pietra d’Istria.
Costruito tra il 1600 e il 1603 su disegno dell’architetto Antonio Contin per volere del doge Marino Grimani, il ponte svolgeva una funzione pratica e simbolica: permetteva il passaggio controllato dei detenuti tra i luoghi del giudizio e le carceri, evitando fughe. La struttura è completamente chiusa e presenta due corridoi separati, il cui muro intermedio serviva a impedire comunicazioni tra i prigionieri.
Il nome stesso del ponte – "dei Sospiri" – è avvolto nella leggenda. Si racconta che chiusi nelle celle, i condannati sospirassero al passaggio guardando, attraverso le piccole finestrelle a transenna, l’ultima vista della laguna e della città, salutando così la luce e la libertà che stavano per lasciare. È curiosa l’origine dell’epiteto romantico: fu infatti il poeta inglese Lord Byron a consacrarlo nella cultura europea, associando il ponte a un ultimo sospiro per l’anima.
Oggi il Ponte dei Sospiri è una delle immagini più fotografate della città: visto da un’imbarcazione che passa sotto, si crea uno scenario romantico e malinconico, quasi sospeso nel tempo. Ammirarlo significa percepire Venezia nelle sue ombre, nei suoi segreti e nella sua eterna dialettica tra potere e anima.