Toscana - Manciano

Immerso nella campagna maremmana, tra dolci colline e distese di ulivi, il paesaggio si apre all’improvviso su un piccolo spettacolo della natura: le Cascate del Mulino di Saturnia. Qui l’acqua termale scende in rivoli turchesi formando piscine naturali di travertino, che fumano delicatamente anche d’inverno, creando un’atmosfera quasi surreale. Il visitatore è accolto da un contrasto suggestivo: la pietra bianca che riflette la luce e il tepore dell’acqua che avvolge in un abbraccio rigenerante. Le acque termali di Saturnia erano note già agli Etruschi e ai Romani, che le consideravano un dono divino. Ricche di zolfo e anidride carbonica, sgorgano a una temperatura costante di circa 37,5 °C, mantenendosi calde durante tutto l’anno. La leggenda vuole che sia stato il dio Saturno a farle scaturire, scagliando un fulmine sulla terra per placare l’ira e la guerra tra gli uomini: da qui il nome del luogo. Nei secoli queste acque sono state considerate terapeutiche per la pelle e le vie respiratorie, tanto da attrarre viaggiatori e pellegrini in cerca di benessere. Non mancano curiosità legate al sito. Le vasche di travertino si sono modellate nei millenni grazie al deposito di carbonato di calcio, creando una scenografia naturale unica, continuamente rinnovata dal flusso dell’acqua. Nei racconti popolari, si narra che le ninfe venissero a bagnarsi qui nelle notti di luna piena, lasciando nell’aria un profumo di erbe e zolfo che ancora oggi sembra percepirsi. Il momento ideale per una visita è il mattino presto o la sera, quando la luce esalta le sfumature azzurre e l’affollamento è minore. L’accesso è libero e gratuito, ma è bene portare scarpe da scoglio per muoversi tra le rocce. A pochi chilometri si trova il borgo medievale di Saturnia, perfetto per completare l’escursione con una passeggiata tra vicoli e antiche mura.